Ottobre è il mese della prevenzione dei tumori femminili, in particolare quello al seno.

Il carcinoma mammario è la neoplasia più comune tra le donne ed è il secondo tumore più frequente al mondo tra quelli di nuova diagnosi.

E’  ormai assodato che lo stile di vita e i fattori ambientali influenzano lo sviluppo del cancro al seno. Una dieta ricca di grassi e zuccheri industriali, il consumo di alcol, il fumo, la mancanza di esercizio fisico rappresentano importanti fattori di rischio che se eliminati possono contribuire alla diminuzione della morbilità e mortalità.

C’è poi una prevenzione secondaria, comprendente esami diagnostici (mammografia, ecografia, risonanza magnetica, autoesame del seno, metodi di imaging moderni e più precisi) aiutano a rilevare precocemente tumori o lesioni predisponenti.

Grazie proprio a programmi di screening efficaci, diagnosi precoce, caratterizzazione molecolare dei diversi sottotipi, che il cancro al seno è  in diminuzione nella maggior parte dei paesi.

Purtroppo i due anni di pandemia hanno portato a un calo significativo degli esami di screening senologico con il conseguente aumento di diagnosi di tumori T2, cioè con dimensioni superiore ai 2 cm, e una riduzione del numero dei casi di tumore alla mammella operati nel 2020.

Ciò evidenzia l’importanza della prevenzione.

Grazie alle campagne di screening, alla sensibilizzazione e ad una maggiore consapevolezza nelle donne, la maggior parte dei tumori al seno viene diagnosticata nella fase iniziale, con un aumento della probabilità di sopravvivenza.

E’ molto importante fare prevenzione, a partire dai 20 anni di età.

Quali esami ?

Controlli annuali del seno eseguiti da uno specialista mammografia biennale dopo i 50 anni ecografia in caso di necessità nelle fasce giovani, autopalpazione.

L’autopalpazione è il primo strumento di prevenzione del tumore al seno.

Sebbene esso non rappresenti un vero esame di screening e quindi non consente di fare una diagnosi precoce e non sostituisce assolutamente né la visita specialista e, né  la mammografia a partire dai 45 anni, rappresenta la  prima forma di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori mammari.