A seconda delle regioni, sono conosciute come chiacchiere, frappe, bugie, cenci, crostoli, ma al di là dei nomi, sono il dolce per eccellenza di Carnevale, insieme alle castagnole.
Immancabili in questo periodo, hanno a differenza di molti piatti della tradizione italiana una storia lunga 500 anni.
Sebbene nel tempo la ricetta originale abbia subito influenze e modifiche, questo squisito dolce è riuscito ad arrivare fino a noi. Il segreto: la sua semplicità.
Ve la propongo in una delle versioni “originali” che potrebbe far storcere il naso al qualche purista della sana alimentazione.
Sono convinto che la storia e la tradizione non vanno dimenticate e che ogni tanto possano essere tranquillamente “rispolverate” senza sensi di colpa.
Non è un dolce a compromettere la linea o far male alla salute, se inserito in un giusto contesto, ma sono come sempre gli eccessi e gli stili di vita non corretti durante l’intero anno.
Il Carnevale rappresenta un momento di festa, di gioia, di convivialità e penso che ogni tanto evadere dalla quotidianità non può che far bene al nostro umore e quindi al nostro stato di salute.
Eppoi, si sa che “non esiste amore più sincero di quello per il cibo”.
Buon Carnevale.

INGREDIENTI

500 g di farina
3 uova medie
50 g di latte
40 g di olio
40 g di zucchero
1 bicchierino di grappa
4 g di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un limone
1 pizzico di sale
olio di arachide per la frittura
zucchero a velo per decorazione

Su un piano di lavoro, formare una fontana con la farina setacciata, quindi unire al centro l’uovo, l’olio, lo zucchero, la grappa, la scorza di limone grattugiata e il lievito.
Impastare unendo progressivamente il latte, fino ad ottenere un composto non appiccicoso.
Ricavarne una palla, rivestirla con la pellicola trasparente e metterla a riposare in frigo per circa 40 minuti.
Con un mattarello, tirare l’impasto fino ad ottenere una sfoglia sottile ( circa 3-4 mm).
Dalla sfoglia ricavare dei rettangoli servendosi di una rotella dentellata.
Friggere le frappe in abbondante olio dopo averlo portato a temperatura, fino alla loro doratura.
Scolarle e porle su carta assorbente.
A piacimento, spolverare le frappe con un po’ di zucchero a velo

N.B. Una variante più light si può ottenere con la cottura a forno statico a 170° fino a doratura, dopo aver rivestito una pirofila con carta da forno.