Simbolo di ricchezza e buon auspicio, le lenticchie hanno importanti proprietà nutrizionali
Non esiste Capodanno senza le lenticchie: l’ultimo giorno dell’anno si può fare a meno di tanti altri piatti tipici, ma a questi saporiti legumi non si può rinunciare.
Simbolo di buon auspicio per un ricco anno non solo economico, la lenticchia ha il primato della considerazione.
Questo piatto può essere realizzato in modi diversi; consumate da sole o come tradizione a Capodanno per accompagnare lo zampone.
Potremmo elencarne tante virtù perché le lenticchie rappresentano una preziosissima fonte di fibre, vitamine e sali minerali.
Questo legume, in parità con altri, equivale alla carne animale ed è alternativo in modo economico di ciò che serve all’organismo ad un costo sociale.
Nella dieta infatti, è un ottimo sostitutivo di secondi di origine animale con il vantaggio di avere praticamente colesterolo zero e pochissimi grassi.
Innumerevoli sono le proprietà nutritive che alle lenticchie conferiscono quel riconoscimento che ne fa menù di valore da non trascurare e da inserire senza timori in diete della salute.
Le lenticchie secche contengono infatti il 25 % circa di proteine, il 13% di fibre ed abbondano soprattutto di fosforo, ferro e magnesio e vitamine del gruppo B e forniscono circa 325 Kcal /100g. (valore che scende fino a 61 calorie per quelle in scatola). La dose consigliata è circa 80g.
Tra i legumi, sono considerati quelli con maggiori proprietà antiossidanti e grazie all’alto contenuto di isoflavoni rappresentano un ottimo alleato nella prevenzione di alcune forme tumorali.
La buona percentuale di fibre risulta utile per regolarizzare l’intestino e tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
Le lenticchie sono indicate nella prevenzione dell’aterosclerosi e di altre patologie cardiovascolari grazie ai pochi grassi presenti, nessuno saturo e rappresentano un valido aiuto anche per chi soffre di diabete: hanno infatti la proprietà di rallentare l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo evitando quindi picchi glicemici.
La quantità di tiamina (vitamina B1) presente è utile per migliorare i processi di memorizzazione, mentre l’alto contenuto di Vitamina PP (vitamina B3) rendono questo legume un efficace equilibratore del sistema nervoso.
Le lenticchie abbondano infine di acido folico (vitamina B9) che è fondamentale per il buon funzionamento del sistema nervoso, nella produzione di energia e per la sintesi del DNA e di ferro e sono quindi indicate in gravidanza e per soggetti che soffrono di anemia.
Poiché non contengono glutine sono un ottimo alimento per i celiaci.
Rispetto ad altri legumi le lenticchie risultano più digeribili: tuttavia vanno consumate cotte per la presenza di fattori antinutrizionali. Se si deve scegliere meglio quelle secche rispetto a quelle in scatola perchè sono più ricche di nutrienti e non hanno conservanti.
Il loro consumo non presenta particolari controindicazioni ma sono da utilizzare con parsimonia nei soggetti che soffrono di colite ed in quelli iperuricemici per la presenza di purine.
Le lenticchie appartengono alla famiglia delle Papilionacee e la pianta può raggiungere l’altezza di 40 cm. Presentano dimensioni, colori e sapori diversi e possono essere a seme grande e seme piccolo.
In Italia le più conosciute e rinomate sono quelle di Castelluccio particolarmente saporita e quella di Altamura.
Per l’ultima notte dell’anno, spazio a lenticchie, zampone o cotechino ( dipende dall’involucro che ricopre la carne), ma il consiglio è sempre quello della moderazione.
Considerando che lo zampone è un insaccato e 100 g fornisce circa 350 Kcal è sempre bene non esagerare.
Sia lo zampone che il cotechino tuttavia non si consumano tutti i giorni: mangiarne una fettina specialmente se si conosce la provenienza, abbinata ad una porzione di lenticchie non è poi la fine del mondo. Del resto il Capodanno viene una volta all’anno; come si fa a rinunciare alla tradizione?
Buon anno a tutti!