Il primo novembre è il World Vegan Day, la giornata mondiale del veganismo.

Il giorno ricorda la fondazione a Londra, nel 1944 della prima società vegana fondata da Donald Watson con il nome di Vegan Society.

Sono sempre di più le persone che decidono di seguire una dieta vegetariana /vegana sia in Italia che nel resto del mondo complici anche le agenzie governative e le organizzazioni di salute e nutrizione che  enfatizzano sempre di più come il consumo regolare di alimenti di origine vegetale apporti benefici alla salute e aiuti a prevenire lo sviluppo di alcune malattie.

Il veganesimo, non è semplicemente una dieta, ma una filosofia e stile di vita.

Le motivazioni che portano a diventare vegetariani/vegani sono di ordine

Etico, rispetto della vita e non violenza

Ecologico, rispetto dell’ambiente e della via animale

Salutistico, mangiare molti vegetali previene molte patologie

Economico, il costo di una dieta vegetariana è inferiore a quella carnea

In Italia secondo il rapporto Eurispes 2022, i vegetariani e vegani, sono il 6,7% della popolazione.

Di questi, il 5,4% del campione intervistato è vegetariano, mentre l’1,3% si dichiara vegan.

La scelta di un’alimentazione 100% plant-based è molto diffusa tra i giovani e sono i Millennial – insieme ai giovanissimi della Gen Z – a guidare il cambiamento.

Anche in Italia la scelta vegana interessa per il  4,8% i giovani tra 18 e 24 anni, mentre la maggior adesione all’alimentazione vegetariana si riscontra nella fascia di età 25-34 anni (6,4%).

Sono le donne maggiormente a scegliere un’ alimentazione vegetariana (5,7% contro 5,2% degli uomini), mentre un dato in controtendenza rispetto agli scorsi anni è che tra i vegani, l’1,7% sono uomini, contro lo 0,9% delle donne.

Sono sicuramente le alternative vegetali ai prodotti animali ad aver avuto una crescita importante rispetto agli anni passati : il 37,9% delle famiglie ha acquistato alimenti plant based e le vendite hanno visto una crescita record, con +47% per le bevande, +44% per i piatti pronti, +35% per i surgelati e +34% salse e condimenti.

Una crescita dovuta soprattutto a coloro che scelgono un’alimentazione flexitariana, riducendo l’apporto di proteine animali nella propria dieta.

Una dieta vegetariana esclude il consumo di tutti i tipi di carne, prodotti a base di carne, pesce (incluso il sushi), molluschi e crostacei. In base all’inclusione o meno di latticini, uova e miele, le diete vegetariane possono essere classificate in

  • dieta latto-ovo-vegetariana,

  • dieta latto-vegetariana

  • dieta ovo-vegetariana,

  • vegana ( solo alimenti vegetali )

  • vegana-crudista ( solo alimenti vegetali non cotti )

  • fruttariana

  • diete semivegetariane

Una dieta a prevalenza vegetale, è rispettosa dell’ambiente con un maggiore risparmio di acqua, la riduzione di emissioni di gas serra e il minor utilizzo di terre fertili.

Le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie.

Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti.

Questa la posizione della SINU in merito alle diete vegetariane

  • Poiché la digeribilità delle proteine vegetali è inferiore a quella delle proteine animali, potrebbe essere opportuno per i vegetariani assumere un quantitativo di proteine leggermente superiore rispetto a quanto suggerito per la popolazione generale.

  • Tutte le persone che seguono una dieta vegetariana dovrebbero integrare la loro dieta con una fonte affidabile di vitamina B12 (alimenti fortificati o integratori).

  • I vegetariani dovrebbero porre particolare attenzione al consumo di prodotti alimentari che siano buone fonti di calcio (verdure a basso contenuto di ossalati e fitati, alimenti a base di soia, bevande vegetali fortificate, acque ricche di calcio e alcuni tipi di frutta secca e semi oleaginosi).

  • I vegetariani dovrebbero aumentare l’assunzione di ferro rispetto agli onnivori, seguendo una dieta variata che includa alimenti vegetali con elevato contenuto di ferro.

  • I vegetariani dovrebbero aumentare l’assunzione di zinco rispetto a quanto raccomandato per la popolazione generale, specialmente quando il rapporto molare fitati/zinco della dieta è elevato.

  • I vegetariani possono migliorare il loro stato di nutrizione riguardo gli acidi grassi omega-3 assumendo regolarmente buone fonti di acido alfa linolenico (es. noci, semi di lino e di chia, oli da essi derivati) e riducendo le fonti di acido linoleico (ad es. oli vegetali quali olio di mais, olio di girasole).